Nell’agricoltura bio crescono le assicurazioni

Secondo Ismea, le superfici assicurate crescono del 35% l’anno contro il 2% medio, ma la quota sul totale dei terreni è ancora sotto la media generale del 10%

Cresce a doppia cifra nel biologico l’adesione al sistema assicurativo agricolo agevolato. Nel triennio 2017-2019, in base ai dati elaborati da Ismea e pubblicati nel “Rapporto sulla gestione del rischio nell’agricoltura biologica 2021”, la platea delle aziende bio che hanno sottoscritto polizze contro gli eventi atmosferici è aumentata al ritmo del 35% l’anno (contro il +2% medio annuo registrato per le aziende biologiche in generale), arrivando a sfiorare i 500 milioni di euro di valore assicurato nel 2019.

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Pandemia di Ransomware

Le organizzazioni criminali legate agli attacchi ransomware sono diventate delle vere e proprie aziende in grado di generare ingenti ricavi con intenti criminosi.

Esistono strategie che puoi adottare per ridurre il rischio che la tua azienda ne sia vittima e poi ricordati che puoi essere assicurato con polizze dedicate.

Noi siamo al tuo fianco sempre, contattaci e ti faremo avere la migliore consulenza possibile sull’argomento.

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Cyberattacchi aumentati del 12% nel mondo

Nel 2020, anno di pandemia, lockdown e remote working, la sicurezza informatica è stata messa a dura prova, toccando il numero più alto mai registrato di attacchi.

I danni globali sono arrivati a toccare cifre impressionanti, paragonabili per ordine di grandezza al PIL italiano. Ipotizzando una tendenza di crescita costante degli attacchi, pari al 15% circa, nel 2024 si stima che le perdite per l’Italia possano arrivare all’astronomica cifra di 20-25 miliardi di euro.

Nonostante tutte le difficoltà economiche del periodo, lo scorso anno la spesa per la sicurezza informatica è cresciuta del 4%, segno di una maggiore consapevolezza dei rischi e della necessità di attuare finalmente una piena digitalizzazione anche come leva di sviluppo.

Prendete contatto con noi per analizzare i rischi specifici della vostra azienda.

Polizze on demand in crescita

Polizze on demand in crescita, ma in Europa l’Italia è fanalino di coda.

Assicurarsi per un weekend o un’attività sportiva, da mobile e spendendo pochi euro. Negli ultimi sei mesi i clienti dei prodotti pay-per-use sono stati 400.000, con un trend di crescita del +114%. Resta evidente che il Cliente medio italiano non usa ancora significativamente tali tecnologie per due fondamentali motivi:

  1. Il nostro Paese è sotto assicurato, da sempre, rispetto ad altri paesi europei
  2. Ama il contatto fisico e tradizionale con l’intermediario

Sicuramente nei prossimi anni questo trend, guardando anche altri Paesi maggiormente maturi dal punto di vista digitale cambierà e sarà giusto essere presenti con la tecnologia a supporto del tradizionale lavoro dell’intermediario. Resta comunque evidente che si parla di polizze retail e non certamente corporate dove l’alta professionalità e la sartoria assicurativa fanno decisamente da padrona per dare il massimo servizio al Cliente medesimo.

TECNOLOGIA: Tesla lancia “rating di sicurezza”

La Guida Autonoma Completa di Tesla sta per essere rilasciata nella sua variante definitiva e, se da una parte non possiamo dire che il sistema sia perfetto, dall’altra i dati raccolti negli Stati Uniti parlano di una incidenza di scontri stradali con Autopilot attivo sensibilmente ridotta.

A quanto pare la compagnia automobilistica di Fremont ha intenzione di coniugare tale tecnologia con l’app mobile Tesla e l’assicurazione (fatto non nuovo): attraverso lo smartphone i clienti del brand potranno visionare il loro “rating di sicurezza”, il quale influirà proprio sui costi assicurativi.

 

Fonte: ELECTRECK

Polizze: per il 50% degli italiani sono incomprensibili

L’indagine, così come  riporta L’Economia di Repubblica, è stata condotta con 2.053 interviste, con un Indice Generale di assicurazione in Italia è di 54 su 100 e non si raggiunge quindi il punteggio minimo di 60. Sono state indagate cinque aree, ovvero: conoscenza assicurativa, fiducia verso compagnie e intermediari, avversione al rischio, logica assicurativa ed efficacia della comunicazione. L’area più critica è quella relativa alla conoscenza assicurativa che ottenuto il punteggio più basso: 30 su 100. Risultano inoltre deficitarie sia le nozioni di base sia quelle sui prodotti assicurativi.

Fonte Notizia

La Ever Given ha una copertura assicurativa di tre miliardi.

È pari a 3,1 miliardi di dollari la copertura assicurativa della Ever Given, la nave cargo che da sei giorni blocca il Canale di Suez, dove passa il 10% delle merci trasportate via mare nel mondo. Una somma enorme che potrebbe però rivelarsi insufficiente a coprire le richieste che potrebbero arrivare dagli armatori delle oltre 300 imbarcazioni rimaste ferme e dai proprietari dei rispettivi carichi. È quanto hanno riferito al Wall Street Journal fonti del programma assicurativo della Shoei Kisen Kaisha, la compagnia giapponese che possiede la nave, presa in gestione dalla taiwanese Evergreen Marine Corporation, che martedì scorso è finita di traverso a causa di una violenta tempesta di vento e sabbia.

Questo è l’esempio tipico di danni indiretti che ogni azienda dovrebbe tutelare perchè sono rischi che incidono 3/5 volte di più rispetto ai danni diretti che una azienda può subire.

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Oltre 1700 clienti di 100 banche italiane colpiti da un gruppo di hacker

Oltre cento banche italiane coinvolte e le credenziali di mille e 700 dei loro clienti trafugate. Questo il bottino digitale che è stato rintracciato dagli Avast Threat Labs per un errore commesso dal gruppo di criminali informatici che ha condotto l’operazione. E così gli istituti di credito sono stati avvertiti in modo da correre ai ripari.

“Abbiamo trovato numeri di carta di credito con date di scadenza e codice di verifica, di conti bancario, dati anagrafici e altro ancora”, racconta dalla Repubblica Ceca in collegamento video Michal Salat, ricercatore dei laboratori Avast. “Il gruppo che ha compiuto il furto è lo stesso che di recente ha colpito anche in Spagna e Scozia attraverso il malware Ursnif, nome con il quale per ora definiamo anche la banda stessa di pirati informatici”.

Ursnif è un malware che ha fatto la sua apparizione nel lontano 2007 evolvendosi poi nel corso degli anni e riuscendo a rimanere una minaccia. In questo caso si sarebbe diffuso principalmente attraverso mail mandate alle vittime contenenti finti documenti ufficiali. I più disattenti che li hanno aperti, specie se il loro computer non era schermato da alcun software di protezione, senza accorgersene hanno permesso al malware di infettare il sistema. Da quel momento ogni operazione fatta è stata osservata e al primo collegamento con il portale della banca sono state copiate tutte le credenziali.

Fonte: la Repubblica

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Atradius: riparte l’economia globale nel 2021 (+5%) ma gli scenari rimangono incerti

Lo sviluppo dei vaccini e le politiche di sostegno fiscale dei governi lasciano ben sperare per una ripresa dell’economia, che dovrebbe riacquistare slancio nel 2021. Tuttavia, le previsioni a breve a termine restano incerte e molto dipenderà dall’efficacia della vaccinazione e dal rischio di una nuova ondata di contagi che potrebbe rinviare la ripresa economica al 2022.

Questo lo scenario delineato dall’Economic Outlook, il documento di previsione economica di Atradius, tra i leader a livello mondiale nell’assicurazione del credito commerciale, recupero crediti e fideiussioni assicurative, che, sulla scia dell’attesa performance di crescita economica (PIL in aumento al +5% nel 2021, dopo il -3.9 del 2020), mostra previsioni fiduciose anche per il commercio globale (+7-8% nel 2021).

Su scala globale,  sono i paesi emergenti dell’Asia, guidati da Cina e India, a riprendersi più rapidamente tornando già a fine 2020 ai livelli del 2019; Europa Occidentale e America Latina appaiono invece in ritardo e si riprenderanno solo nel 2022, mentre USA ed Est Europa si collocano a metà strada e supereranno la crisi entro fine 2021.

Andando più nel dettaglio, le economie avanzate stanno iniziando a riprendersi dalla recessione e dovrebbero registrare una crescita media del PIL del +3.9% nel 2021 dopo un calo del -5% nel 2020 e ancora un punto in meno rispetto al 2019, anche se rimangono alcune incertezze nelle due aree principali: gli Stati Uniti  dovrebbero crescre del +4.2% nel 2021 , ma il rischio di un nuovo aumento della disoccupazione e dei contagi riduce al +3,4% la crescita nel 2022; per l’Eurozona la ripresa sarà più lenta dovendo recuperare il crollo dell’economia nel 2020 del -7,1%, la recessione più elevata fra i mercati avanzati (eccetto l’UK), e nonostante la previsione di +4.2% nel 2020, dovrà aspettare il 2022 (+4,9%) per tornare ai livelli pre-pandemici.

Nel Regno Unito, a causa soprattutto dell’imposizione di un terzo lockdown nazionale, la ripresa si mostra più lenta e la crescita del +4,5% del 2021 coprirà solo la metà delle perdite del PIL nel 2020 a causa della pandemia (-10,3%), mentre un recupero sostanziale potrebbe arrivare nel 2022 (+6.4%). In Giappone, la forte recessione innescata dalla pandemia nel 2020 (-5,3%), potrebbe essere recuperata grazie alle Olimpiadi estive, che fanno prevedere una prudenziale stima del +2,7% nel 2021 e altrettanto nel 2022.

La crescita economica nei mercati emergenti (Pil a -1.9% nel 2020, +6.3% nel 2021) è peggiorata drasticamente nel 2020 e staziona ancora in una fase critica, seppur con trend differenti tra i diversi Paesi. L’Asia Emergente (Pil a -0.3% nel 2020 e +7.4% nel 2021) si trova nella posizione più alta tra i Paesi che hanno saputo contenere meglio la diffusione del virus, grazie soprattutto alla performance di Cina (Pil a -1.8% nel 2020 e +8.8% nel 2021), con la gestione dei contagi sotto controllo e una forte politica di sostegno monetario, e India (PIL a -7.6% nel 2020 e +10.2% nel 2021), caratterizzata da previsioni più deboli. Viceversa, l’America Latina (Pil a -7.1% nel 2020 e +5.4% nel 2021) si colloca nella posizione più bassa, con le sue economie trainanti, Brasile (Pil a -4.7% nel 2020 e +4.0% nel 2021) e Messico (Pil a -8.7% nel 2020 e +6.1% nel 2021), che mostrano entrambe una performance di crescita ancora debole.

Massimo Mancini, Country Director di Atradius per l’Italia, ha commentato: “Le previsioni sulla ripresa economica nel corso del 2021 restano ancora incerte, a causa dei dubbi sulla diffusione dei vaccini e sul reale controllo dei contagi. In molti mercati, anche fra quelli avanzati, permangono inoltre incognite sull’evoluzione politica dei governi e sulle decisioni che verranno adottate nei rapporti commerciali tra Stati. In questa fase, è ancora fortemente necessaria un’attenzione particolare alla gestione del credito, verso tutti i mercati che si stanno ancora riprendendo dagli effetti devastanti della pandemia”.

Assicurazioni: cresce il livello di soddisfazione degli italiani

L’assicurazione è una componente essenziale della pianificazione finanziaria di una famiglia o di un’azienda visto che consente di mitigare le perdite, promuove la stabilità finanziaria e le attività commerciale.
Obiettivo fondamentale di qualsiasi copertura assicurativa è quello di aiutare gli individui e le imprese a risollevarsi quando un evento imprevedibile colpisce i beni, il patrimonio o la vita di una persona.

Ma quanto sono soddisfatti gli assicurati della loro compagnia assicurativa? Questo l’oggetto dell’analisi condotta da Wall Street Italia, in collaborazione con T-Voice, società che si occupa di opinion mining, sentiment analysis e topic discovery e sfrutta algoritmi di artificial intelligence supervisionati con l’obiettivo di offrire una panoramica precisa di opinioni e sentimenti condivisi tramite web e social network.

Le analisi sono state condotte su più di 10.000 testi in lingua italiana riguardanti il tema “rapporto assicurati / assicurazioni” presenti nel web e sui principali social network per il periodo che va dall’8 al 22 Febbraio 2021. Tutti i risultati sono presentati al netto degli “off-topic”, ovvero senza considerare quei testi che non contengono il tema di interesse.

Secondo quanto rilevato dall’indagine, gli italiani sono mediamente soddisfatti delle proprie compagnie assicurative come mostra il Web Opinion Index che misura proprio il livello di soddisfazione degli assicurati italiani con le società assicurative.
Nel dettaglio il gradi di soddisfazione per le proprie compagnie assicurative segna 50,09 punti, livello medio-alto ma di molto poco.  Il nuovo dato è in crescita rispetto alla precedente rilevazione effettuata nei primi giorni di febbraio quando il livello di soddisfazione era stato pari a 32,80.

L’indice di T-Voice varia da -100 a +100 e 0 rappresenta il valore soglia. Valori maggiori di zero indicano soddisfazione. Valori minori di zero indicano insoddisfazione. 0-25 basso, 25-50 medio-basso, 50-75 medio-alto, 75-100 alto (in termini assoluti).

FONTE: Wallstreetitalia